Dal riconoscimento UNESCO alla riscoperta dei luoghi

In esclusiva per gli iscritti e gli amici del Touring Club Italiano un viaggio nella storia tra il Ponte Appiano di Venticano e il Parco Archeologico di Mirabella Eclano.

Ponterotto, detto anche "Ponte Appiano", è un luogo di interesse storico, situato nell'omonima località del comune di Venticano

Collocato in un'area a metà strada tra le province di Avellino e Benevento, è una struttura antica risalente all’età traianea. Venne costruito per raggiungere la Puglia, terra di sbarco per le celebri conquiste in Oriente. Non solo teatro delle battaglie dell’antica Roma, Ponterotto è anche un sito immerso nella verde Irpinia e avvolto nel mistero, sui cui aleggiano leggende e narrazioni intriganti. Per alcuni è il “Ponte del Diavolo”, perché, su un’arcata, sarebbero evidenti un occhio e una mano appartenenti a un essere maligno; per altri, diventa metafora di un luogo in cui trovare rifugio dalle illusioni, ovvero scenario notturno dove incontrare il “Serpente Millenario”, che si nasconderebbe tra i sassi e i rovi del fiume e che incarna, appunto, l’illusione e il bisogno umano di addolcire la realtà. 

Ponterotto ha un valore storico e rappresentativo incommensurabile, non solo per Venticano: esso sorge tra i comuni di Bonito, Mirabella Eclano, Apice, Calvi e San Giorgio del Sannio e, per tutte le comunità dei paesi sopracitati, rappresenta la testimonianza di un glorioso passato. 

Il sito d’interesse storico, oggi, mostra solo iruderi dell’allora imponente struttura architettonica bagnata dal fiume Calore: resta integra e ben visibile l‘arcata, affiancata da sette piloni corrosi, tre in acqua e quattro sul terreno, che hanno comunque resistito al logoramento del tempo passato. Accanto a uno di essi, è stata ritrovata un’epigrafe latina, riconducibile al contesto sannita e collegata ai mercuriali. In questo luogo, storia e mito si intrecciano, conferendo a Ponterotto, ancora oggi, un fascino unico e suggestivo.

Parco Archeologico di Aeclanum. Abitata sin dall’età eneolitica (necropoli in loc. Madonna delle Grazie), presso il Passo di Mirabella Eclano sorgeva l’antica Aeclanum il cui primo impianto può risalire alla fine del III sec. a.C. Il centro fu dotato inizialmente di una cinta muraria in legno (Appiano), successivamente incendiata dal dittatore Silla nell’anno 89 a.C.

Intorno al I sec. a.C., ossia al tempo dell’istituzione del municipium, l’impianto della fortificazione fu ricostruito in opera reticolata, seguendo un andamento irregolare che delimitava un pianoro di forma triangolare. All’interno delle mura non è stato sino ad ora possibile collocare con esattezza il foro civile, sede della vita amministrativa e politica del municipium, anche se la zona è in parte nota. Del macellum (mercato all’aperto per carni e pesce) è visibile una costruzione centrale a pianta circolare, ubicata a nord del supposto foro e che presumibilmente doveva essere circondato da uno spazio porticato e da tabernae (botteghe).

Prospiciente una strada basolata è visibile un’abitazione con peristilio sostenuto da colonne in laterizio, originariamente coperte di stucco. Alla stessa abitazione appartenevano anche altri ambienti, con funzione di rappresentanza. In una fase successiva l’abitazione sembra cambiare destinazione d’uso, in particolare nel peristilio, che ha oramai perso la funzione di centro della casa per ospitare pozzi e apprestamenti per produzione artigianale. Il rinvenimento durante le fasi di scavo di una grande quantità di scorie di vetro ha fatto supporre che si trattasse di un’officina di vetraio.

Su una breve altura, a nord-ovest, sorgeva un complesso termale, le cui strutture sono ancora ben conservate per un’altezza notevole, in alcuni casi fino all’attaccatura delle volte. All’interno del complesso termale, al momento degli scavi, furono rinvenute statue e decorazioni marmoree, che attestano la magnificenza raggiunta dal centro irpino, soprattutto nel corso del II sec. d.C.

La presenza di una basilica cristiana intra moenia, risalente alla fine del IV sec. d.C., attesta il protrarsi della vita nell’insediamento urbano, nonché l’esistenza della sede di diocesi, che ebbe quale suo vescovo il celebre Giuliano, avversario di Sant’Agostino.

La città risulta abitata sino al VII sec. d.C. Dall’VIII sec. il sito viene ricordato con il toponimo di "Quintodecimo", attestante la distanza del centro da Benevento di quindici miglia. La visita guidata del sito dura circa due ore.

Altre informazioni utili:

programma di massima

# Ore 9.00 : Raduno dei partecipanti (mezzi propri) presso il Ponterotto, detto anche Ponte Appiano – Venticano (AV).

A piedi, in circa due ore, si raggiunge, il Parco Archeologico di Mirabella Eclano. Visita guidata mettendo in evidenza le testimonianze che lo collocano sulla via Appia.

# Ore 13.00 : Rientro a Venticano con navette e termine della manifestazione.

La manifestazione rientra tra gli eventi della Rete delle Associazioni del Sito seriale UNESCO “Via Appia – Regina Viarum” della Campania formata da Archeoclub d’Italia, Arci, FIAB, Gruppi Archeologici d’Italia, Italia Nostra, Legambiente, Touring Club Italiano.

Contributo di partecipazione:

– Iscritti TCI           2,50 €

– Non Iscritti         5,00 €

Prenotazioni: esclusivamente a mezzo email donato.cela@libero.it

Trasporti: mezzi propri

Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: Console Donato Cela 377 160 3172

Guida: locale

Partecipanti: massimo 50 persone

Il contributo di partecipazione comprende: la visita guidata come descritta, il rientro a Venticano con navette, le spese organizzative del Club di Territorio Paesi d’Irpinia, l’assistenza del Volontario Touring Accompagnatore, le assicurazioni per la responsabilità civile.

Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione

Le prenotazioni sono aperte.

Il Volontario Touring Accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario.

La manifestazione si effettua anche in caso di pioggia.

Il Club di Territorio Paesi d’Irpinia del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.

Manifestazione organizzata per gli iscritti e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.

Sono ammessi i non iscritti perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni e, quindi, iscriversi.