In esclusiva per gli iscritti e gli amici del Touring Club Italiano nella maggiore area vitivinicola della Campania, ai piedi del Matese, alla scoperta della Barbèra del Sannio tra cantine ipogee, borghi medievali, ceramiche artistiche e taralli all'olio.

CASTELVENERE: a 119 metri slm, circa 2400 abitanti, lungo la valle del Calore (affluente del Volturno), rientra nella maggiore area vitivinicola della Campania. Considerato il comune più 'vitato' del Centro Sud (rapporto tra superficie coltivata a vite e superficie totale), nel 2013 Castelvenere ha vinto il premio come "miglior piano regolatore delle città del vino" e nel 2019, assieme ad altri comuni della valle del Calore, ottenne il riconoscimento di "Città Europea del Vino". L'economia è centrata su viticoltura e produzione di vini (Falanghina, Aglianico e il Barbera del Sannio o Camaiola, dal nome dell’antica varietà del vitigno).

Forse per la presenza di un tempio dedicato a Venere, tra i beni appartenenti al monastero di San Salvatore nel 1308 è menzionato il casale di “Viéneri” in dialetto Véneri, poi nel sec. XIV Castrum Veneris. Come Castiel Venere compare in un tavolario del 1638 tra i beni dalla famiglia Monsorio, ed infine il nome Castelvenere appare in un Decreto murattiano del 1811.

Già abitato in era preistorica (resti di un villaggio palafitticolo), il territorio presenta una notevole stratificazione testimoniata tra l’altro dalla torre angioina che spicca al margine del borgo medievale, e da architetture religiose (San Nicola, Santa Maria della Foresta forse antica sede di un monastero basiliano). Fu feudo dei Sanframondo, poi dei Monsorio e dei Carafa signori di Cerreto Sannita. Nel borgo sono presenti numerose cavità realizzate in età rinascimentale per estrarre il tufo grigio, poi ampliate e modificate come cantine.  Nell’ultimo weekend del mese di agosto si svolge la “Festa del vino”, con eventi culturali e degustazione di vini nelle delle tipiche cantine ipogee del centro storico.

Al 602 risale la nascita di san Barbato, vescovo di Benevento, ricordato per aver convertito al Cristianesimo i Longobardi dediti all’idolatria della vipera e degli alberi sacri, come il noce delle streghe.

SAN LORENZELLO: confinante con Castelvenere, ai piedi del monte Erbano (1385 m.), è noto per l’antica attività di produzione di ceramiche artistiche (Ceramica di Cerreto Sannita e di San Lorenzello) sviluppatasi soprattutto dopo il 1688, il cui caposcuola fu il ceramista napoletano Nicolò Russo, nella cui bottega si formarono generazioni di ceramisti tra i quali i celebri Giustiniani. L’arte ceramica, oggi rappresentata da numerose botteghe, occupa un posto primario nell’economia locale, dando luogo a produzioni destinate all’esportazione: San Lorenzello fa parte dell’Associazione delle Città della Ceramica per riconoscimento del Ministero dell’Industria e dello Sviluppo Economico.

L’insediamento sarebbe stato fondato nel IX sec. da profughi scampati alla distruzione saracena di Telesia. Menzionato nel 1151 tra i possessi del normanno Guglielmo I Sanframondo signore di Cerreto Sannita, nel 1483 divenne feudo dei Carafa che lo tennero sino all'abolizione del feudalesimo nel 1806. Nel 1541 vennero concessi gli Statuti che riconoscevano l'Universitas. Il paese fu ricostruito dopo il terremoto del 1456, prendendo il nome di "San Lorenzo Minore" per distinguerlo dal vicino "San Lorenzo Maggiore". Il sisma del 1688 provocò nuova distruzione e morte di oltre la metà della popolazione. Già parte della provincia di Terra di Lavoro, nel 1861 fu aggregato alla nascente provincia di Benevento.

Nel centro storico, di impianto cinquecentesco, tra case a schiera e palazzi gentilizi, spiccano le chiese di S. Maria del Carmine e della Congrega della Santissima Trinità, adornata da maioliche pavimentali e dipinti di artisti locali.

Nelle seconde e ultime domeniche del mese vi si svolge il MercAntico, con esposizione e vendita di oggetti e mobili di antiquariato, modernariato, collezionismo e prodotti locali. Pregiata è la produzione di olio extravergine di oliva. Caratteristici del territorio sono gli ottimi taralli all’olio d’oliva, riconosciuti come Prodotto Agroalimentare Tradizionale Italiano.

Come arrivare:

Castelvenere (BN) – (dalla SS 372 telesina uscire a Telese, dopo 1 km. svoltare a dx).

Altre informazioni utili:

programma di massima

# Ore 9.45 : Raduno dei partecipanti (mezzi propri) in piazza san Barbato – Castelvenere (BN) –

Scambio di saluti con l’Amministrazione Comunale.

Percorso nel borgo medievale tra le antiche cantine scavate nel tufo e, sulla terrazza della torre angioina, degustazione del Barbera/Camaiola del Sannio.

Al termine, trasferimento per il pranzo (mezzi propri: 4 km – 8 minuti).

# Ore 13.00 : Pranzo facoltativo presso l’Agriturismo Marchese – Contrada Sciardi – San Lorenzello (tel. 388 186 6272; 377 379 1199), al costo di € 25,00 a persona – con il seguente menù: Antipasto (selezione di salumi e formaggi*; sfizi del Marchese a centrotavola); Primo (Scialatiello ai fungi porcini e Mezzopacchero allo stracotto di cipolla*); Secondo (arrosto di maiale alla brace* con insalata mista dell’orto*); Dessert (Tiramisù); Vino*, acqua minerale, caffè.

NB: l’olio E.V.O. e le materie prime delle preparazioni contrassegnate da asterisco*sono di produzione aziendale.

Il pranzo va prenotato al momento della prenotazione della visita.

# Ore 15.30 : Trasferimento (mezzi propri, 5 minuti) a San Lorenzello; passeggiata nel borgo, con visita alle botteghe di ceramiche artistiche e ai laboratori di produzione di taralli.

# Ore 17.30 : Termine della manifestazione.

Contributo di partecipazione

– Iscritti Tci                 € 3,00

– Non Iscritti               € 5,00

Il contributo di partecipazione sarà raccolto all’arrivo, il giorno della manifestazione.

Prenotazioni. Dall’1/1/2025 al 2/4/2025 esclusivamente a mezzo email benevento@volontaritouring.it o

fabiana@rotolandoversosud.it

Volontario TCI accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: Volontaria Tci Maria Cristina Ruggiero 347 615 8521

Trasporti: mezzi propri

Partecipanti: min. 20 – max 40

Guide: locali

Il contributo di partecipazione comprende: le visite guidate come da programma, l’assistenza del Volontario Touring Accompagnatore, le assicurazioni per la responsabilità civile.

Il contributo di partecipazione non comprende: il pranzo (25 euro a persona), le spese di carattere personale e tutto quanto non specificato.

Il Club di Territorio di Benevento di riserva di accettare o meno la prenotazione.

Manifestazione organizzata per gli Iscritti e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania. Sono ammessi in via eccezionale i non iscritti perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni, e quindi iscriversi.