Oltre ai monumenti più antichi e celebrati, Pistoia ospita anche numerose opere d'arte contemporanea che avvicinano il contesto cittadino ad un sentire più moderno. È singolare che una città della provincia italiana, una di quelle in cui l'antica anima medioevale si mostra con preponderanza, sia riuscita a imprimere ad alcuni dei suoi luoghi più centrali l'impronta di noti artisti contemporanei, alcuni dei quali si sono perlopiù formati proprio in città. Non si tratta di opere d'arte convenzionali, nel senso più tradizionale del termine, quanto di interventi che sfuggono alla retorica del "monumento" e del relativo "piedistallo" con un piglio irriverente, giocoso, critico o comunque tale da destare un rinnovato, stupefatto interesse per l'architettura e l'ambiente, e al contempo capaci connotare esteticamente e funzionalmente gli spazi pubblici, assicurando loro il carattere di nuovi paesaggi urbani. Pare che in questa città le complicazioni burocratiche e decisionali che normalmente sottendono a simili operazioni non si siano manifestate in modo paralizzante. In realtà persistono alcune reazioni critiche, per cui è forse più giusto dire che la sensibilità per l'arte contemporanea si è affermata e consolidata nel corso del tempo, con dei veri e propri passaggi di testimone, offrendo la possibilità di formarsi tecnicamente e di esprimersi liberamente ad artisti della vecchia generazione attenti alla lezione delle avanguardie storiche novecentesche, come Marino Marini, Giovanni Michelucci, Agenore Fabbri, Jorio Vivarelli, oppure legati alle nuove esperienze della cultura pop come Roberto Barni, Umberto Buscioni e Gianni Ruffi, appartenenti alla cosiddetta "Scuola di Pistoia". Tali suggestioni culturali hanno influito anche sulle decisioni della classe dirigente che via via ha amministrato il Comune.

La passeggiata, introdotta da una carrellata storica e di immagini, parte dal Parterre (che assieme alla piazza neoclassica accoglie alcune testimonianze della cultura artistica otto-novecentesca), prosegue in direzione del Giardino volante, intervento di arte ambientale, che coniuga la riqualificazione di un vivaio abbandonato in asilo per l'infanzia e parco pubblico, con grandi sculture destinate al gioco e allo svago che hanno sottratto lo spazio ad una banale destinazione a parcheggio. Lì davanti, in ideale contatto fisico e visivo, si trova il Padiglione della Emodialisi dove vari artisti di fama internazionale hanno compensato in positivo, trasfigurandolo, il senso che sottende a questo ambiente di cura facendone un luogo di rigenerazione fisica e spirituale. Da lì si raggiunge un altro lato dell’antico ospedale cittadino, dove le terracotte robbiane dialogano sulla piazza con La luna nel pozzo, opera di Gianni Ruffi. Si raggiunge poi piazza del Duomo, teatro di pregressi inserimenti artistici che hanno coinvolto anche il cortile del Palazzo comunale, luogo che ospita da anni, in via permanente, uno dei grandi Miracoli di Marino Marini. Il centro della movida e della socializzazione è invece segnato da un bronzo di Roberto Barni a grandezza naturale, Giro del Sole, che raffigura tre uomini bendati che si muovono in tre direzioni diverse. L’interesse per la riqualificazione artistica di angoli cittadini nascosti interessa con il murale No hesitation di Millo anche il cosiddetto Giardino di Cino.
Il percorso ha una lunghezza di un chilometro e mezzo e dura un’ora e mezzo, dalle 16,30 alle 18

Come arrivare:

Sede dell’evento:
Pantheon degli Uomini Illustri di piazza S. Francesco e vie del Centro storico di Pistoia

Altre informazioni utili:

Partecipazione gratuita

Posti limitati: max 40 persone

Prenotazione obbligatoria
dal 05.06.2025 al 20.06.2025
e-mail: pistoia@volontaritouring.it