In esclusiva per gli Iscritti e gli Amici del Touring Club Italiano visita al paese dominato dal castello di origine normanna, che sovrasta il tratturo Pescasseroli - Candela in un territorio ricco di ricco di acque, di mulini, di paesaggi, tradizioni e memorie storiche dai sanniti ai romani.
Reino: a 450 metri slm, con i suoi circa 1200 abitanti, sorge a poca distanza dalla città di Bebio, caposaldo dell’insediamento di Liguri Apuani voluto da Roma nel 180 a.C., a ridosso del torrente Reinello, affluente del Tammaro, e del tratturo Pescasseroli - Candela, tra i principali assi della transumanza (bene culturale immateriale UNESCO).
Nel territorio comunale, caratterizzato da un affascinante paesaggio collinare, in cui si alternano prati pascolivi, boschetti, oliveti, campi aperti di foraggiere e cereali, risultano numerosi ritrovamenti di vestigia di epoca sannitica e romana. Tra questi, un elmo esposto nel Museo del Sannio è forse da ricondursi alla battaglia di Cenna combattuta nel 324 a.C. tra Sanniti e Romani nella contrada di Campo Maggiore.
La nascita di Reino va inquadrata nella fase insediativa della valle del Tammaro in epoca longobarda: il paese è menzionato per la prima volta in un documento del 699 d.C., che riporta il miracolo operato da san Vitaliano (vescovo di Capua sepolto a Benevento) su un abitante de castello Regino. Nell'848 Reino è citato in un diploma con cui Radelgiso, principe di Benevento, dona alcune terre all'abbazia di Santa Sofia. In epoca normanna Reino fu parte della contea di Buonalbergo fin quando il conte Ruggiero la cedette al barone Tommaso di Fenucchio. In seguito fu feudo dei Carafa, che a loro volta nel 1614 la cedettero al ricco mercante ligure Giovan Girolamo Nani. Quando la famiglia Nani decadde, nel 1630, il viceré Nicola d’Alcalà la cedette a Nicola Maria di Somma, principe del Colle, e da questa famiglia fu detenuta fino all’abolizione della feudalità.
Il paese, già distrutto e ricostruito dopo il terremoto del 1688, subì gravi danni nei sismi del 1732 e del 1962, per cui gran parte degli edifici civili e religiosi, tra i quali la chiesa madre della SS.ma Annunziata, sono di architettura novecentesca.
Fino al 1816 fece parte della provincia del Principato Ultra, passò poi a quella di Campobasso finché nel 1861 fu aggregata alla provincia di Benevento.
L’abitato è sovrastato da un erto colle su cui i resti del Castello medievale, sorto attorno a una Torre normanna di XI-XII sec., rimaneggiato e ampliato in epoca angioina e aragonese, sono stati recuperati negli anni recenti.
Tra gli edifici sfuggiti al disastroso terremoto del 1962 figura l’ottocentesco palazzo della famiglia Meomartini e la contigua cappella gentilizia.
La comunità locale coltiva con tenacia alcune tradizioni legate al ciclo religioso e agricolo (le sacre rappresentazioni, la cena dei massari) e alle feste civili. Particolare attenzione è rivolta al prezioso e coloratissimo costume tradizionale, forte elemento identitario della popolazione reinese, utilizzato dal gruppo di musiche e danze popolari ‘A Ziarella.
Nel campo agricolo di particolare pregio è l’olio extravergine di oliva; notevole la produzione di conserve, sughi e farciti di ortaggi, realizzate a livello artigianale con tecnologie avanzate e distribuite a livello nazionale.
Reino ha dato i natali ad Almerico Meomartini (1850-1923), che ha contributo a importanti progetti urbanistici e architettonici nella città di Benevento, oltre che allo sviluppo della ricerca archeologica e storica nel Sannio.
Reino (BN) : 25 km da Benevento, SS Fortorina, uscita Reino).
programma di massima
# Ore 9.45 : Raduno dei partecipanti (mezzi propri) presso il Palazzo Meomartini – Casa Comunale (parcheggio in via Regina Elena – Piazza Meomartini) – Reino (BN)
Scambio di saluti con l’Amministrazione Comunale. Visita all’ottocentesco Palazzo Meomartini e annessa cappella gentilizia; percorso nel centro storico; dimostrazione di tradizioni popolari; visita al castello normanno.
Trasferimento (mezzi propri) per il pranzo (2,5 km – 5 minuti).
# Ore 13.00 : Pranzo facoltativo presso l’Agriturismo “Fontana dell’Occhio” (tel 338 903 1701), al costo di € 30,00 a persona – con il seguente menù: Antipasto (selezione di salumi*, formaggi locali*, bruschetta, panzarottini); Primo (Fusilli di casa con asparagi di bosco e guanciale rosolato*); Secondo (Arrosto di maiale* con contorno di patate sabbiate*); Dessert (pan di Spagna alla crema); Vino*, acqua minerale, caffè.
NB: le materie prime delle preparazioni contrassegnate da asterisco* sono di produzione aziendale.
Il pranzo va prenotato al momento della prenotazione della visita.
# Ore 15.30 : Visita al Mulino Valerino, parco giardino, apiario e laboratorio esperienziale del mondo delle api.
# Ore 17.30 : Termine della manifestazione.
Contributo di partecipazione
– Iscritti TCI € 5,00
– Non Iscritti € 7,00
Il contributo di partecipazione sarà raccolto all’arrivo, il giorno della manifestazione.
Prenotazioni: dall’1/12/2024 al 12/03/2025 esclusivamente a mezzo email
benevento@volontaritouring.it o fabiana@rotolandoversosud.it
Volontario TCI accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: Volontario TCI Carlo Perugini 335 369 231
Trasporti: mezzi propri
Partecipanti: min. 20 – max 40
Guide: locali
Il contributo di partecipazione comprende: le visite guidate come da programma, il laboratorio esperienziale, l’assistenza del Volontario Touring Accompagnatore, le assicurazioni per la responsabilità civile.
Il contributo di partecipazione non comprende: il pranzo facoltativo (30 euro a persona) le spese di carattere personale e tutto quanto non specificato.
Il Club di Territorio di Benevento di riserva di accettare o meno la prenotazione.
Manifestazione organizzata per gli Iscritti e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.
Sono ammessi in via eccezionale i non iscritti perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni, e quindi iscriversi.