Il Palazzo della Farnesina si staglia, con le sue linee essenziali, nello spazio oggi denominato Foro Italico.

Tra i molteplici progetti presentati, per quella che originariamente era stata pensata come la Sede del Partito Nazionale Fascista, nel 1937 la commissione giudicatrice scelse la proposta di Enrico Del Debbio, Arnaldo Foschini e Vittorio Ballio Morpurgo, definendola opera “felice, altamente degna dell’ora presente”. L’edificio (169 m. di lunghezza, 132 m. di profondità e 51 m. di altezza) deve il suo nome ai possedimenti della famiglia Farnese sui quali si staglia.

Con il cambio di destinazione d’uso, nel 1940, lavori di adattamento al nuovo utilizzo, supervisionati da Del Debbio, portarono all’insediamento del Ministero degli Affari Esteri (1959).

Dal 2000, su iniziativa dell’ambasciatore Umberto Vattani (allora Segretario Generale), gli ambienti ospitano la Collezione Farnesina: la raccolta d’arte contemporanea del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Le opere, testimonianza di particolare rilievo dell’arte italiana del XX e XXI sec., acquisite grazie al lavoro di diversi comitati scientifici sono oggi più di 680.

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