Da diversi anni, Touring Club Italiano mette a disposizione delle aziende la propria esperienza per concretizzare partnership efficaci che abbiano impatti positivi sui territori e le comunità, anche grazie a iniziative di volontariato di impresa e team building. Negli anni passati i dipendenti di diverse aziende - affiancati dai volontari del Touring Club Italiano - hanno aderito a differenti iniziative organizzate dal Touring, sia in presenza sia online. È il caso di oltre 100 dipendenti di Enel, che nell'estate 2025 hanno accompagnato i Volontari del Touring Club Italiano per garantire l’accoglienza a cittadini e turisti in 14 luoghi Aperti per Voi di 11 diverse località di tutta Italia. Ecco che cosa hanno scoperto e com'è andata a Siena.

Siena - Uno scrigno nascosto nel cuore della città

Racconto di Massimo Filippi, Samuele Gazzi, Alessio Ottaviani, Niccolò Tibo

Se si parla di Siena viene subito in mente il palio, lo splendido Duomo, piazza del Campo e, in ambito culinario, i pici o il panforte. Salendo o scendendo per i vicoli più o meno stretti, possiamo ammirare scorci pittoreschi come piazza Salimbeni, via di Città e Banchi di sopra. Proseguendo invece verso Porta Romana, arriviamo a un incrocio, dove in fondo a una piccola strada si erge una costruzione bianca di stile barocco.

Spiccano subito delle nicchie vuote, quasi che vogliano presagire che all’interno ci sia un qualcosa di incompiuto. E invece, salendo i due gradini e varcando la soglia, ci rendiamo subito conto della ricchezza delle opere che questo scrigno senese contiene.

Facciamo una precisazione: appassionarsi di arte sacra nell’epoca contemporanea rimane un’impresa quanto mai ardua. Immersi costantemente nella liquidità contemporanea, bombardati da immagini e video di qualsiasi natura, condivise sui social, in televisione e mezzi d’informazione, passiamo distrattamente davanti alla Storia senza rendercene conto.

Oltre a ciò, in Italia viviamo il paradosso di avere una quantità gargantuesca di produzione artistica, archeologica e paesaggistica a cui ci abituiamo sin da bambini e dalla quale talvolta ci sentiamo sopraffatti. L’idea di visitare l’ennesima chiesa con tutta l’iconografia cristiana annessa, a meno che non sia già stata resa virale da qualche post sui social, ai più appare probabilmente come un tedio insopportabile.

La Chiesa di San Raimondo al Refugio, Siena, luogo Aperti per Voi

Non è il caso di questa meraviglia nascosta: ciò è dovuto alla sapiente narrazione che le curatrici del “Refugio” sanno proporre i numerosi reperti. L’arte prende così vita e racconta una storia lasciata altrimenti inespressa.

Entrando in chiesa, oltre a una specie di inferriata iniziale, possiamo ammirare vari dipinti di splendida fattura. Si passa da una Madonna con bambino a santa Caterina a San Galgano e San Raimondo, tutti raffiguranti momenti della vita di questi santi. Spicca al centro della piccola chiesa la lapide sepolcrale di colui che volle che questa chiesa venisse eretta, cioè Aurelio Chigi della famosa famiglia senese. Vi è anche un bellissimo leggio impreziosito da un testo sacro antico oltre a un elaborato altare. Non meno importante, una piccola stanza ex sagrestia adibita a spazio museale. 

La Chiesa di San Raimondo al Refugio, Siena, luogo Aperti per Voi
La Chiesa di San Raimondo al Refugio, Siena, luogo Aperti per Voi

All’interno, vi sono calici, testi, ostensori, e reliquiari. Vi è anche una statua della madonna che ha una storia particolare, visto che è stata restaurata ripristinando il suo colore naturale dove spicca una chioma dorata. Chi crede che queste opere siano di scarso valore, sappia che una tavola di Sano di Pietro raffigurante Madonna con bambino fu trafugata negli anni Cinquanta del secolo scorso per essere rivenduta ad una casa d’aste. La tavola fu restituita solamente diversi anni dopo.

L’esperienza di questa giornata è stata quella di essere “volontari per un giorno”, invitando i vari passanti a entrare e a farsi accogliere in questo gioiello nascosto, che la quasi totalità delle persone neanche conosceva. Parliamo di locali o turisti che, pur passandoci davanti e magari scattando qualche foto alla gradevole facciata marmorea, non avevano avuto l’occasione, né lo stimolo, di entrarvi. Quello che quasi casualmente un viandante riesce a vedere è uno dei tanti tesori che Siena, così come tutto il nostro Belpaese, riesce a regalare.

La Chiesa di San Raimondo al Refugio, Siena, luogo Aperti per Voi
I Volontari Enel alla Chiesa di San Raimondo al Refugio, Siena, luogo Aperti per Voi

Siena - La Chiesa di San Raimondo al Refugio. Una giornata “oltre” l’ufficio

Racconto di Alberto Branciforti, Giacomo Cappelletti, Vincenza Pia Notarangelo, Francesco Porcelloni

Abbiamo partecipato a una giornata di volontariato aziendale organizzata in collaborazione con il Touring Club Italiano, presso la Chiesa di San Raimondo al Refugio a Siena: un luogo ricco di storia e fascino che non è normalmente aperto al pubblico - aperto solo due volte a settimana grazie alle attività di volontariato.

L’obiettivo della giornata era supportare le attività di accoglienza dei visitatori, contribuendo così alla valorizzazione di un patrimonio culturale che appartiene a tutta la comunità.

Insieme ai volontari del Touring Club e ai collaboratori dell’istituzione che si prendono cura della chiesa, abbiamo ricevuto una breve formazione su cosa raccontare ai visitatori e come introdurli alla scoperta del luogo. È stata un'esperienza stimolante. Abbiamo accolto numerosi visitatori, raccontato a sconosciuti storie e aneddoti appena appresi, adattando la narrazione in base all’interesse di ciascuno.

La Chiesa di San Raimondo al Refugio, Siena, luogo Aperti per Voi

Quello che più ci ha colpito è stata la passione di chi si occupa del restauro: la loro capacità di meravigliarsi per dettagli che, ai più, potrebbero sembrare insignificanti. È un approccio che ci ha ispirato e che speriamo di portare con noi anche nel nostro lavoro quotidiano: la capacità di guardare in profondità e di stupirsi delle piccole cose.

Tra le storie che abbiamo condiviso con i visitatori, una in particolare ci ha colpito: la statua di Santa Caterina di Jacopo della Quercia. Si tratta di una scultura lignea che rappresenta Santa Caterina d’Alessandria, realizzata nel 1429 da Jacopo della Quercia, uno dei più importanti scultori del Rinascimento. La statua è anteriore alla costruzione della chiesa e probabilmente è stata ricevuta come dono. Nel 1800 è stata modificata secondo i gusti dell’epoca. Durante il restauro, è stata riportata al suo splendore originale. In esposizione nella chiesa rimane una copia della scultura come era stata modificata nell’Ottocento. La bellezza sta nel poter apprezzare la doppia vita della statua, e soprattutto nell’avere l’occasione di vedere la copia originale (a nostro avviso di maggiore valore artistico) presente all’interno del museo nella sacrestia della chiesa.

Come la scultura, anche l’edificio ha avuto una doppia vita. Durante i lavori di restauro di alcuni dipinti è emerso che quelle che sembravano semplici tele bianche erano in realtà un tessuto spigato nei torni dei bianco e dell’azzurro.

Abbiamo apprezzato anche altri dettagli, forse meno artistici, ma significativi dal punto di vista storico: le scritte incise sulle panche dalle ragazze che abitavano nel convitto, oppure lo spioncino nella volta, usato dalle suore per controllare che le collegiali fossero presenti alle funzioni religiose.

I Volontari Enel alla Chiesa di San Raimondo al Refugio, Siena, luogo Aperti per Voi

È stato emozionante accogliere una visitatrice arrivata appositamente per ritrovare il luogo dove aveva trascorso la sua infanzia: era una collegiale che cantava nel coro, accompagnata dal grande organo situato nella parte posteriore della navata centrale.

Questa esperienza ci ha arricchito non solo culturalmente, ma anche umanamente: abbiamo riscoperto il valore del tempo dedicato alla comunità, l’importanza di custodire la memoria storica e la bellezza di uscire dalla propria zona di comfort.

Ci auguriamo che altre iniziative simili possano continuare a creare ponti tra il nostro lavoro e il patrimonio che ci circonda.

I Volontari Enel alla Chiesa di San Raimondo al Refugio, Siena, luogo Aperti per Voi

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