
Bollini neri? Overtourism? Caro ombrellone? Proviamo a metterli alle spalle, puntando l'Appennino marchigiano, per ricavarci piccoli spazi di libertà, in cui avvicinare la natura con discrezione, rispettando i ritmi di paesi e borghi che non sopporterebbero il turismo dei grandi numeri.
Le località Bandiera Arancione sono infatti da sempre vicine alle esigenze di chi viaggia in camper e attente ad un turismo di qualità e le Marche si distinguono per essere la terza regione più “arancione d’Italia”: sono infatti ben 30 le località che hanno ottenuto la Bandiera Arancione, il marchio qualità-turistico ambientale che il Touring Club Italiano assegna ai piccoli centri accoglienti dell’entroterra.
Abbiano unito i puntini tra sei borghi certificati dal Touring per una vacanza itinerante, lunga qualche giorno e quasi 300 chilometri, spaziando dalla provincia di Pesaro e Urbino fino a Fermo, toccando sei località Bandiera Arancione. Località decisamente amiche dei camperisti.
Da Mercatello sul Metauro a Corinaldo
La prima tappa è Mercatello sul Metauro (PU), Comune amico del turismo en plein air: l’area camper si trova a pochi passi dal centro storico. Mercatello si trova nell’Alto Metauro, in un contesto paesaggistico di grande bellezza, ricco di boschi percorsi da una rete sentieristica, ideale per gli appassionati di escursionismo e mountain bike. Da assaggiare i prodotti tipici, dai salumi al pregiato tartufo nero estivo.
Il borgo ha mantenuto l’impianto medievale, con il centro storico caratterizzato da una cinta murata protetta dal solco dei due corsi d’acqua, il Metauro e il torrente Sant'Antonio, e conserva ancora una un meraviglioso ponte romanico. Da visitare la Collegiata, con un’antica icona bizantina raffigurante la Madonna delle Grazie in una preziosa teca di legno dorato e dipinto, e la chiesa di S. Francesco, gioiello di stile romanico-goticocon notevoli opere d’arte.
Tra gli eventi più interessanti, a luglio, c' è il Palio del Somaro e Sagra della Tagliatella, una festa tradizionale in cui si alternano gare di abilità con gli asini e degustazioni della tagliatella locale e altri prodotti tipici.

Spostandosi un po’ a sud-est (circa 80 km da Mercatello), troviamo Corinaldo (AN). L’area sosta camper, distante appena 300 metri dal borgo storico, è circondata dal verde, con ampi panorami sul paesaggio rurale marchigiano, per i camperisti è disponibile uno spazio attrezzato con tavoli in legno, barbecue e fontana.
Borgo medievale e rinascimentale, custodisce le mura tra le meglio conservate delle Marche, quasi un chilometro di fortificazioni intervallate da porte fortificate, bastioni, torri nonché un tratto di camminamento di ronda percorribile. Da non perdere la maestosa scalinata della Piaggia.

Città natale di Santa Maria Goretti, è possibile visitarne la casa natale e il Santuario diocesano a lei dedicato. Da segnalare i panoramici percorsi ciclo-pedonali che attraversano le campagne circostanti il borgo, collegando numerosi siti di interesse del territorio. Dai vigneti e oliveti dell’ondulata campagna circostante si producono il Verdicchio dei Castelli di Jesi e l’olio extravergine di oliva.

Da Montecassiano a San Ginesio
L’itinerario prosegue spostandosi nella provincia di Macerata, toccando la località di Montecassiano (circa 100 km da Corinaldo). L’area attrezzata per la sosta camper è in Piazzale Martiri delle Foibe, molto vicina al centro, che è possibile raggiungere a piedi, e può ospitare fino ad un massimo di 12 camper.

Nella piazza centrale sorgono il palazzo dei Priori e il convento degli Agostiniani. Da non perdere anche i cortili di San Giacomo e delle Clarisse. Per una scalinata si sale alla parrocchiale di Santa Maria Assunta, con la pala d’altare in terracotta di Della Robbia. A ridosso delle mura, il parco del Cerreto offre una bella vista sul panorama circostante, che spazia dai Sibillini al mare.
Da segnare in calendario e soprattutto da vivere partecipando come spettatori è il Palio dei Terzieri. A luglio, per dieci giorni consecutivi, Montecassiano fa un salto indietro nel tempo di molti secoli. Circa quattrocento figuranti in costume storico animano i borghi della parte più vecchia della cittadina, mostrando costumi realizzati secondo la moda dell’epoca. Anticipando un po' i tempi, annotatevi anche la Sagra de li Sughitti (dal 4 al 6 ottobre) in cui si celebra con eventi e degustazioni il dolce tipico locale, ottenuto da mosto d'uva locale, farina di mais e noci.
Poco distante (circa 40 km da Montecassiano) si trova San Ginesio (MC), con un’area sosta camper d’eccellenza a 300 metri dal centro storico e fornita anche di un’area picnic.
Dal Conero ai Sibillini al Gran Sasso, ampio è il panorama che si può ammirare da questo borgo, definito il Balcone dei Sibillini. La località è cittadina murata con un impianto urbano medievale, con torri e baluardi. Da segnalare la collegiata (al momento ancora inagibile a causa del sisma del 2016), considerata la chiesa più importante di San Ginesio, anche se non è la più antica, con la facciata tardo gotica, un ricco portale e una decorazione in cotto.
Il paese deve il suo nome a Lucio Ginesio, martire romano, protettore degli attori e dei musicisti, a cui è anche dedicato il Ginesio Fest che si tiene ad agosto: un progetto ad alto valore culturale legato all’arte del teatro, un festival diffuso e originale in cui spettacoli, residenze artistiche, seminari e laboratori si intrecciano in diversi spazi del borgo, rivitalizzandoli e rifunzionalizzandoli. Immerso nel contesto naturalistico di grande interesse del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, da San Ginesio partono vari sentieri adatti ad ogni tipo di camminatore. Da gustare sono il vino rosso San Ginesio DOC e il Polentone di San Ginesio, preparato con la farina di granoturco e servito con sugo di carne o in bianco (con salsiccia, costate di maiale e funghi) e con il formaggio pecorino.

Da Valfornace ad Amandola
Restiamo nella provincia di Macerata per scoprire la vicina località di Valfornace (circa 35 km da San Ginesio), dove di recente sono state realizzate due nuove aree sosta attrezzate per autocaravan, con l’obiettivo di fornire punti di partenza per il turismo itinerante, situate in zone immerse nel verde che offrono pregevoli vedute panoramiche.
Piccola località nata dalla fusione dei Comuni di Pievebovigliana e Fiordimonte (nel 2017), il fascino del territorio di Valfornace si deve al suo paesaggio di media e alta collina: da un lato si aprono le vallate che conducono alla pianura marchigiana, dall’altro si accede ai primi pascoli montani, preludio del peculiare paesaggio dei monti Sibillini.

Una parte dello stesso territorio è compresa all’interno dell’omonimo Parco Nazionale, dove è possibile fare escursioni e passeggiate. Da segnalare il lago di Polverina con l’oasi naturalistica e il lago di Boccafornace con la sua sorgente carsica intermittente; il sito di archeologia industriale della Gualchiera-Tintoria Cianni (sec. XVII). Per la visita del centro storico (colpito dal sisma del 2016, ma con numerosi lavori in corso volti al recupero), suggeriamo di verificare lo stato delle zone e l'agibilità dei monumenti.
Con un po' di anticipo, è bene segnare sul calendario la vivacissima Sagra della castagna, in programma ad ottobre, in cui gustare i marroni locali insieme alle tipicità appenniniche del territorio.
Tappa conclusiva di questo itinerario è Amandola (FM, circa 50 km da Valfornace), a marzo 2024 è stata inaugurata la nuova area camper Sibillini Romantici: 25 postazioni con tecnologia, servizi ed impiantistica di ultima generazione.

Considerata la “porta est” di accesso al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Amandola rappresenta uno dei centri più importanti dell’area montana per le risorse storico-culturali. Al centro storico, ben conservato e caratteristico, si accede dalla gotica porta S. Giacomo che affaccia su piazza Risorgimento, fulcro della vita locale. Da non perdere il Museo del paesaggio, che racconta il legame inscindibile tra la città e il Parco Nazionale dei Sibillini.
Da segnalare sono anche le numerose attività sportive e all’aria aperta offerte dal territorio: passeggiate a cavallo, escursioni ad alta quota e in mountain bike, kayak e vela sul lago di San Ruffino. Tra i sapori spiccano la confettura alla mela rosa dei Sibillini, il ciauscolo e il Tartufo Bianco (ma anche il nero) dei Sibillini, a cui sono dedicati gli eventi gastronomici Diamanti a Tavola, che si svolge nei mesi di novembre e marzo)
